Lo strappo:
è la mano di un gigante che strappa e solleva un lembo di prato.
“Era una scultura costituita da un'ampia curva di prato verdeggiante che si innalzava anelando al cielo, sostenuto da una lamiera.Si trovava nel giardino del Museo di Castelvecchio (Verona) nel 1977.
L'opera "naturale" segnava i cicli della natura stessa e li rispecchiava: è stata inaugurata a febbraio, poi si è attesa la fioritura delle margherite, ed è stata tolta quando l'erba si era seccata..
Era un'opera in divenire, che trovava realizzazione nel dipanarsi del tempo della Natura: un tempo per nascere, un tempo per morire e un tempo per rinascere. Rappresentava la trasformazione: quando l'erba dello "strappo" fosse diventata secca, nel terreno sottostante si sarebbe trovato un bel prato verde!
Tutto tornava ad essere come prima dell'installazione. Era la Natura che mostrava se stessa nella sua circolarità della nascita e della morte.